MERCATO & DINTORNI | Siderweb - La community dell'acciaio

2022-05-29 01:45:07 By : Mr. Anthony Lee

Un deciso aumento dei prezzi, dei prodotti piani ma non solo. Stando a quanto hanno risposto gli operatori al sondaggio sulle quotazioni di quattro prodotti “benchmark” per il mercato siderurgico, proposto da siderweb durante il webinar “MERCATO & DINTORNI” di oggi, per i coils a caldo ci si attende un aumento di oltre 50 euro la tonnellata (52% delle risposte). Il 27% prevede una crescita tra i 30 e i 50 euro la tonnellata; il 12% di 10-30 euro la tonnellata. E già a febbraio i coils, dopo il rallentamento di fine 2021, erano tornati a guadagnare circa 30 euro. Quanto alle lamiere da treno (che arrivano da un aumento di quasi 80 euro a tonnellata, sulla scia di un forte incremento delle bramme), il 46% dei rispondenti si aspetta una crescita di oltre 50 euro la tonnellata, il 25% di 30-50 euro la tonnellata e il 9% tra i 10 e i 30 euro.

Con la crisi in Ucraina che avrà un impatto diretto e indiretto sui prezzi dell’acciaio, ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Studi siderweb, Stefano Ferrari, soprattutto sul mercato dei piani «le vendite di tutti i produttori europei sono ferme, in attesa di vedere ciò che succederà. Le attese sono per una decisa crescita delle quotazioni: Russia e Ucraina sono tra i Paesi più attivi nella fornitura di materie prime e semilavorati siderurgici e i venti di guerra portano incertezza che si riverbera sui prezzi». Inoltre, sono attesi un «aumento del costo dell’energia, quando in Ue eravamo già ai massimi storici; un’interruzione della catena di fornitura dei metalli, come nichel e alcuni semilavorati; una possibile rimodulazione dell’export russo verso Oriente, in Cina e Asia».

In questo contesto, stando a quanto emerso dal sondaggio, gli operatori si attendono una crescita anche delle quotazioni del rottame, che a febbraio ha guadagnato 20-25 euro la tonnellata (per il 38% salirà di oltre 50 euro la tonnellata, per il 27% di 30-50 euro) e del tondo per cemento armato (per il 47% il suo prezzo salirà di più di 50 euro la tonnellata, per il 16% tra i 30 e i 50 euro), che arriva da un mese tra lo stabile e il calo.

L’anno d’oro dei prodotti piani Tornando ai prodotti piani, il 2021 è stato un “anno d’oro”. «Dopo aver toccato nella seconda metà del 2020 il prezzo più basso dei 5 anni precedenti, le quotazioni dei coils a caldo hanno visto un rimbalzo repentino, fino ad arrivare a sfiorare i 1.200 euro la tonnellata nel terzo trimestre. Dopo il picco – ha ricordato Ferrari – il prezzo è sceso a poco meno di 900 euro a fine gennaio 2022. Oggi sono in ripresa, con un aumento di 46 euro la tonnellata nelle ultime 4 settimane».

Febbraio ha visto anche il “controsorpasso” delle lamiere da treno sui coils a caldo: «Nel periodo 2017-2020, il prezzo dei coils è stato inferiore a quello delle lamiere da treno di circa 40 euro la tonnellata. A fine gennaio 2021 c’è stato il pareggio e poi, nel corso dell’anno, le quotazioni dei coils sono state strutturalmente più alte, fino a un massimo di 150 euro di delta. A febbraio la situazione si è poi ribaltata», con le lamiere da treno vicine ai massimi storici, intorno ai 1.000 euro la tonnellata. Ora c’è da capire, ha aggiunto Ferrari, «se il 2021 è stato un anno particolare che non si ripeterà o se qualcosa è cambiato nel settore in modo strutturale».

Import-export Nel 2021, l’Italia ha importato 11,7 milioni di tonnellate di prodotti piani (+34% tendenziale e 200mila tonnellate in più rispetto al 2019). «L’import ha avuto un andamento a “v” – ha spiegato Ferrari – con un recupero immediato della perdita del 2020». In dettaglio, l’inox è salito del 9% e gli speciali dell’8%; stabile il carbonio rispetto al 2019.

Quanto all’export, nel 2021 sono arrivati in Italia 5,7 milioni di tonnellate di prodotti piani (+15% sul 2020, -10% sul 2019). I coils a caldo sono però ancora molto lontani rispetto al 2019 (2,19 milioni di tonnellate nel 2019, 1,73 nel 2021).

«Si rileva in minor dinamismo all’export rispetto all’import. Da un lato è possibile che ci sia stato un calo della nostra attrattività sui mercati internazionali, dall’altro è probabile che sia stata una grossa spinta del consumo interno» ha spiegato Ferrari. «Infatti l’import netto è salito nel 2021 a 6 milioni di tonnellate dai 3,7 del 2020 e dai 5,2 del 2019. Il consumo apparente è quindi salito di circa 4 milioni di tonnellate: una grande spinta ai consumi, che poi si è ribaltata anche sui prezzi».

L’appello è motivato, anche, dall’aggravarsi della «dipendenza energetica del nostro Paese da forniture estere»

Viganò: «Quotazioni ancora ferme, ma sono attesi rialzi sui piani nell'ordine dei 150-200 euro la tonnellata»

Il fornitore di tubi in acciaio inossidabile senza saldatura interrompe le lavorazioni fino al 9 marzo

Un viaggio di siderweb per verificare l’impatto degli attacchi informatici sulla filiera siderurgica

L’appello è motivato, anche, dall’aggravarsi della «dipendenza energetica del nostro Paese da forniture estere»

Viganò: «Quotazioni ancora ferme, ma sono attesi rialzi sui piani nell'ordine dei 150-200 euro la tonnellata»

Il fornitore di tubi in acciaio inossidabile senza saldatura interrompe le lavorazioni fino al 9 marzo

Le aspettative degli operatori emerse nel webinar di siderweb “MERCATO & DINTORNI”. Ferrari (siderweb): «Vendite ferme»

Nel 2020 cala il fatturato, ma migliora l’utile. A novembre il tour di presentazione dello studio di siderweb

Mercato ancora contraddistinto da una domanda bassa

Quotazioni in Turchia stabili nell'ultima settimana

Da verificare l'impatto dei dazi indiani sul settore. Risolte le tensioni tra ADI e i distributori nazionali

In Turchia nell'ultima settimana persi 10 dollari la tonnellata

Il calo della domanda e del rottame spingono i prezzi in giù

Un prontuario di dati ma non solo. Uno strumento per leggere quanto accaduto nelle scorse settimane con una visione d’insieme capace di aiutarci a cogliere direzioni e trend del nuovo quadro creato dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

SIDERWEB S.P.A. Società del gruppo Morandi Group s.r.l.

Sede sociale: Flero (Brescia) Via Don Milani n.5

 Copyright Siderweb Spa Tutti i diritti sono riservati

Capitale Sociale: 190.000€ interamente versato Registro delle Imprese di Brescia Codice Fiscale e Partita I.V.A.: IT03562320170 R.E.A. n. 419331

www.siderweb.com: Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 11/2004 del 17 marzo 2004, Iscrizione al R.O.C. n. 26116. Direttore Responsabile: Davide Lorenzini